mercoledì 6 giugno 2012

Autocostruzione e autoformazione: quando le iniziative partono dagli studenti

Qualche giorno fa mi arriva una mail da Politecnico che recita così:



"Il Collettivo Politecnico e il Laboratorio di autocostruzione invitano tutti gli studenti ad unincontro che si terra' martedi' 5 giugno in aula 17A a partire dalle 14.30.All'incontro verranno presentate alcune esperienze di autocostruzione e autoformazione che riteniamoessere pratiche efficaci per la contrapposizione ad un sistema basato sulla disuguaglianza socialeed economica. In un mondo fondato sull'individualismo, crediamo sia importante diffondere esperienzecapaci di creare nuove reti di persone, comunicazioni e conoscenze, con le quali reagirecollettivamente alle situazioni di difficolta' quotidiane che questa crisi ha accentuato e resoinsostenibili.Interverranno all'incontro:-       Laboratorio di autocostruzione (Politecnico di Torino);-       EigenLab (Pisa);-       Sportello per il Diritto alla casa di Zona San Paolo (Torino)
Il Laboratorio di autocostruzione (http://colpo.org/index.php?page=autocostruzione) nasce a marzo da un gruppo i studenti del Politecnico di Torino con l'intento di impiegare le proprie conoscenze come risposta concreta a dei bisogni reali. Nello specifico stiamo concludendo la realizzazione di un impianto solare termico per la produzione di acqua calda in una palazzina occupata da famigliesfrattate.
EigenLab (http://www.eigenlab.org/) e' un laboratorio autogestito che combina i saperi, le passionie la volonta' di cooperare in un percorso di crescita collettiva, al di la' degli schemi delladidattica tradizionale. Nel corso degli anni hanno realizzato diversi progetti tra cui gli ortiurbani, uno specchio parabolico, una rete mesh e una microturbina eolica.
Lo Sportello per il Diritto alla casa di Zona San Paolo(http://gabrio.noblogs.org/post/category/diritto-alla-casa/) e' nato a Torino dall'esigenza concretadi dare supporto a famiglie e singoli che, vivendo sulla propria pelle il prezzo della crisi, nonpossono piu' permettersi il lusso di pagare l'affitto, con il rischio di trovarsi in mezzo ad unastrada. Grazie al loro supporto e' nata a Settembre l'occupazione a scopo abitativo di via Muriaglio 11. Per maggiori informazioni visita il sito www.colpo.org oppure scrivi a lab.aut@autistici.org."


Bene, io mi sono presentata lì (con venti minuti di ritardo, lo ammetto..) e devo dire che l'incontro è stato davvero interessante! Per prima cosa mi è piaciuto tantissimo il fatto che ci fosse un'idea condivisa da tutti sull'autocostruzione intesa come un qualcosa di collettivo, che combina i saperi di tante teste e che soprattutto tende al raggiungimento concreto di obiettivi: dall'economicità della produzione, al riutilizzo delle risorse, al rispetto per l'ambiente e altro ancora. I ragazzi dell'EigenLab hanno tenuto a precisare come il nostro bagaglio culturale non debba essere mirato solamente al profitto ma che possa servire anche per la scoperta di nuovi campi, partendo dalla presa di coscienza di bisogni reali e concreti. Attraverso un percorso di crescita collettiva, di confronto e di condivisione di saperi si può così arrivare a un progetto ben contestualizzato e collocato nella società, frutto delle nostre esperienze e dei nostri saperi fusi insieme.

In fondo anche le grandi scoperte della storia, mica sono state fatte per profitto no?

Si è parlato anche di autoformazione, un modo per rompere un po' gli schemi delle classiche lezioni frontali, visto anche che negli ultimi anni abbiamo visto svilupparsi sempre di più l'idea di un'università competitiva e individualista (lo vedo anche io con i miei occhi).

Questi sono stati i discorsi più o meno teorici che sono stati fatti, sono stati spiegati poi più nel dettaglio i progetti dell'orto urbano all'università di Pisa e la creazione della rete mesh, per poi passare all'esperienza dell'occupazione di appartamenti di via Muriaglio 11.. In questo caso (tralascio tutta la premessa della crisi delle abitazioni a Torino, del problema dei 3500 sfratti e della crisi della città industriale..) la cosa strabiliante è come queste 13 famiglie siano riuscite ad adattare dei locali di un palazzo abbandonato da trent'anni, rendendo perfettamente funzionante la rete elettrica e dell'acqua (hanno ancora problemi col gas) e di come i ragazzi del politecnico si siano riuniti nel gruppo Colpo (collettivo politecnico) per dare realmente una mano. Questo esempio è proprio la base che sta al significato sociale dell'autocostruzione, partire da un bisogno reale! Sviluppare un progetto contestualizzato, per gli abitanti della città di Torino e non mirato al solo guadagno grazie alla collaborazione di tutti!

Inoltre alla fine c'è stato un momento molto bello, in cui tre ragazzi di Roma, che hanno creato un sito sul riutilizzo dei pallet per librerie e vari oggetti, hanno proposto una collaborazione con i ragazzi di Pisa e di Torino così dicendo:
"Noi mettiamo a disposizione i nostri saperi, questo è il primo passo..ci state?"



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